Elastografia Epatica (Fibroscan) un esame poco utilizzato

L’elastografia epatica (conosciuta anche come Fibroscan dal nome commerciale dell’apparecchio con cui viene eseguita) è una metodica diagnostica, indolore, che si esegue tramite una speciale sonda ecografica che emette un’onda a bassa frequenza (50 Hz). Il propagarsi dell’onda nel tessuto epatico determina una pressione che insiste su di una sezione cilindrica di 4 cm di altezza ed un diametro di 10 mm, per tale motivo l’unita di misura dell’esame sono i KPa (KiloPascal), il tessuto epatico sollecitato da tale onda pressoria, risponderà in maniera più o meno elastica a seconda dello stato di fibrosi. Più la fibrosi  sarà grave, meno il tessuto si presenterà elastico, più l’onda si propagherà rapidamente. E’ considerato patologico, un valore superiore a 7 KPa.
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Per i malati di fibrosi epatica lo sciroppo di glucosio equivale ad un alcolico

Fibrosi epatica non alcolica

Fibrosi epatica non alcolica

Lo sciroppo di fruttosio è fin dagli anni ’70 largamente utilizzato nella produzione alimentare, al fine di dolcificare gli alimenti in sostituzione dello zucchero. Ma negli ultimi 30 anni si è assistito ad un suo aumento, si stima quasi ad una sua quadruplicazione dagli inizi del ‘900, dovuto anche all’incremento dei casi si diabete di tipo 2 che avevano portato le industrie alimentari a preferirlo rispetto ad altri dolcificanti che alzavano troppo velocemente il picco glicemico. Continua a leggere